mercoledì 11 ottobre 2023

Pronto Soccorso APP

Di seguito potrai scaricare un APP Android che ho creato per aiutare Studenti e professionisti che lavorano al Pronto Soccorso.

Questa è una versione Beta e fa riferimento alla mia esperienza e al contesto in cui lavoro.

Spero possa essere un regalo gradito e ti invito a mandarmi messaggi di feedback.

L'App non è presente in nessun App Store, però la pupi scaricare dal link in fondo alla pagina. 

Una volta scaricata per poterla istallare sul tuo smartphone bisogna dare il consenso ed attivare "Origini Sconosciute" e quindi dare il consenso ad installare App da fonti esterne. In ogni caso se hai problemi mandami una mail oppure scrivimi su Instagram e ti darò una mano. 


PRONTO SOCCORSO APP

domenica 20 agosto 2023

MIDAZOLAM

Un farmaco appartenente alla classe delle benzodiazepine.
 Indicato principalmente come sedativo, ansiolitico e anticonvulsivante. 

Classificazione: 

una classe di farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale per ridurre ansia, tensione e indurre sonnolenza. Altri esempi di benzodiazepine includono diazepam, lorazepam e clonazepam

Meccanismo d'azione

- Agisce legandosi ai recettori dei neurotrasmettitori GABA nel cervello

- Aumenta l'attività del GABA, un neurotrasmettitore inibitorio che riduce l'attività neuronale e produce un effetto ansiolitico e sedativo 

Usi clinici

- Sedazione: utilizzato come sedativo prima di un intervento chirurgico o procedure mediche invasive 

- Anestesia generale: può essere somministrato in concomitanza ad altri farmaci anestetici per indurre e mantenere l'anestesia

- Controllo delle convulsioni: utilizzato per trattare le convulsioni acute o prolungate, come quelle causate dall'epilessia 

Effetti collaterali

 - Sonnolenza: uno dei principali effetti collaterali del midazolam

 - Confusione mentale: può causare confusione o disorientamento

 - Dipendenza: l'uso prolungato può causare dipendenza fisica o psicologica

 - Problemi respiratori: può sopprimere il sistema respiratorio se somministrato in dosi elevate.

Controindicazioni e avvertenze

- Allergia al midazolam o ad altre benzodiazepine

- Glaucoma ad angolo stretto: il midazolam può aumentare la pressione oculare

- Problematiche respiratorie: può peggiorare la funzione respiratoria nelle persone con malattie polmonari gravi Interazioni farmacologiche

- Alcol: l'uso combinato può aumentare gli effetti sedativi e l'effetto depressivo sul sistema nervoso centrale - Altri farmaci sedativi o ansiolitici: possono aumentare gli effetti sedativi e rischio di depressione respiratoria.

Diluizione

Generalmente non va somministrato puro ma va diluito con soluzione fisiologica. Il rapporto di diluizione è 1:1 cioè ad ogni mg di farmaco deve corrispondere 1ml di soluzione.

Quindi, nella scatola su, dove abbiamo 15mg di midazolam in 3ml, quanta soluzione fisiologica dobbiamo aggiungere per avere un rapporto 1:1? 


Chiedimelo nei commenti 😁

venerdì 19 aprile 2019

Il ruolo dell'infermiere, cosa siamo, cosa dovremmo essere e come ci vedono



Non voglio parlare del nuovo codice deontologico ma semplicemente della mia esperienza e di qualche collega.
Parto subito col dirvi che l'esperienza infermieristica più bella e gratificante l'ho avuta con l'emergenza extraospedaliera. Li mi sono sentito un Infermiere con la i maiuscola. Ho lavorato sia in MSI che in MSA, tutte persone fantastiche e realmente motivate. Parlavo di Infermieri con la i maiuscola perchè, soprattutto in MSI, dove l'equipaggio era composto da infermiere ed autista soccorritore,  tutte le decisioni erano a mio carico. La sensazione di calma interrotta da quel cellulare che suona ed in altri contesti anche l'allarme del tablet di servizio. La centrale operativa che chiama, il brivido lungo la schiena che ti carica e ti accende. La sensazione di paura e incertezza per un codice rosso. Vai andiamo, 10' all'arrivo, sirene accese, la corsa nel traffico, mini briefing con l'autista e un volontario soccorritore (se c'era), mettiamo i guanti e via tutti giù a soccorrere... Che bello, che emozioni l'unica pecca la paga che mi ha portato a cercare altro. Si la misera paga, dai 5 euro lordi nella realtà campana ai 7.70 di quella romana. Turni da 12h e se capitava una chiamata allo smonto si partiva lo stesso, apertura della partita iva, tasse su tasse, enpapi... Ho anche fatto un colloquio per una "simpaticissima" associazione che si occupava di trasporti, beh loro mi avrebbero fatto lavorare anche senza Piva, un contratto trimestrale previo affiancamento (che non si capisce per quale motivo è sempre gratis e con tempistiche non note...) ma vediamo i turni: tutti i giorni 12h, la domenica e 2 sabati a settimana liberi per un lordo di 1200 euro. Un affare insomma... Allora abbandoniamo il sogno del soccorso extraospedaliero e inviamo un po' di curricula alle aziende ospedaliere e se proprio non trovo nulla anche alle RSA. 
Posso dire di aver inviato il CV ad una centinaia di strutture ma nulla, giorni passati al computer e in metro per consegnare curricula. Finalmente un colloquio, ormai periodo natalizio vengo chiamato per una sostituzione ferie. La struttura è bella, all'avanguardia con cartella informatizzata, paga discreta ma c'è sempre un ma e ve lo racconto. Provenendo dall'extraospedaliero e da un corso di management delle vie aeree mi sentivo gasatissimo, inizio il primo giorno in affiancamento con un collega bravissimo peccato che terminata la terapia dobbiamo aiutare i colleghi a completare il giro letti... E gli oss? Beh sono in 3 ma uno si occupa delle colazioni, uno porta i pazienti e ne rimane solo uno per il giro letti. Ma quando gli altri due terminano le loro attività verranno ad aiutare? Certo.... Secondo giorno, cambia tutor e qui ho conosciuto una delle persone meno competenti e meschine di tutta la struttura. La collega in questione nonché docente si rifiuta di farmi affiancamento e perché poi? Perché nessuno la paga per fare questo... Ecco e qui mi fermo. Quindi praticamente faccio da oss, giro letti, cure igieniche, chiudo i rot, imbocco i pz... Ma vediamo come è strutturata la cosa. Gli infermieri dal turno (che esce il giorno prima) leggono se saranno di terapia o di giro e quindi si comporteranno di conseguenza. Beh, tutto sommato non male, peccato che ho deciso di laurearmi in infermieristica e non ho fatto un semplice corso a pagamento di pochi mesi per fare l'Oss. Purtroppo per i pazienti e parenti le due figure sono interscambiabili e indistinguibili, anche la divisa è praticamente la stessa. I campanelli suonano per i motivi più svariati, dalla televisione che non funziona al cuscino che deve essere sistemato, e chi è il primo a rispondere ai campanelli..?
Ma anche questo fa parte del gioco.
Ora passiamo alle RSA, qui realmente si raggiunge il fondo. Qui tutti fanno tutto anche sporzionare i pasti e servirli ai tavoli.. Colleghe che hanno dovuto chiedere ai parenti di comprare cateteri e cannule perché la struttura non li aveva, oppure firmare dalla caposala per avere un pacco di guanti e renderne conto se questi finivano "subito".

Vabbè concludo e lascio uno spunto di riflessione.
Perché siamo ridotti così? 
Di chi è la colpa?
Avete sicuramente capito ciò che penso, la colpa è solo nostra! Come servi di un potere più grande abbassiamo la testa e lavoriamo.
E se neanche noi abbiamo ben capito chi è oggi l'infermiere, figuriamoci gli altri.

Dr. Alfonso Vozza

lunedì 29 ottobre 2018

APPARIRE

Apparire un titolo che potrebbe essere una provocazione ma in effetti non lo è.
Oggi giorno i contenuti servono, i valori anche ma è come ci vedono gli altri che delinea la nostra persona. 
Paul Watzlawick psicologo e filosofo Austro-Americano scrive "non si può non comunicare" (primo assioma della comunicazione). Anche stare in silenzio in un angolo in una stanza piena di gente che parla ci sta comunicando qualcosa.
Ricordate che nella comunicazione ci sono tre livelli:
Verbale
Para-verbale 
Non Verbale

Nel grafico sono riportate anche le percentuali che ogni livello ha sulla comunicazione.
Partiamo dal verbale (7%) e rappresenta il contenuto della comunicazione, il messaggio che stiamo trasmettendo.

Poi Abbiamo il para-verbale che rappresenta il MODO in cui diciamo qualcosa,  quindi il timbro di voce, la ritmicità, il tono… e come potete vedere ha un grosso impatto nella comunicazione, il 38%.

L'ultimo aspetto è il non verbale cioè come appariamo, come siamo vestiti, in che modo usiamo la gestualità e tutti questi aspetti rappresentano il 55% della comunicazione, quindi la fetta più grande.

Attenzione però a non cadere nell'errore che il messaggio che stiamo trasmettendo non sia importante,  anche se il verbale ha la percentuale più bassa, non vuol dire che ciò che stiamo dicendo non sia importante anzi, però se nella comunicazione curiamo anche gli altri due aspetti, para-verbale e non verbale, allora saremo in grado di dare più forza a ciò che vogliamo trasmettere.

Spesso mi capita di andare in metropolitana e mi piace tantissimo osservare la gente, cercare di capire cosa mi stanno trasmettendo, osservo il loro abbigliamento, poi l'aspetto fisico, i capelli, nelle donne le mani, poi guardo gli accessori, borse, braccialetti, collane ed in fine la spazialità, cioè come si siedono, come camminano, come parlano a telefono o come interagiscono se sono in comitiva. Ed inizio a farmi un idea di chi possa essere, chi ho di fronte. Questo è un ottimo esercizio per capire anche noi come appariamo agli altri. 

Poi un'altra cosa da ricordare, "non puoi fare una seconda buona prima impressione". Cosa vuol dire, quando conosciamo una persona, questa inizia a giudicarci dai primi secondi, infatti ne bastano pochi non più di 30 per far si che il nostro interlocutore si faccia un'idea su di noi, se non piacciamo al primo impatto, risulta molto difficile fargli cambiare idea in un secondo momento. Non sto dicendo che questo non avvenga però con molte difficoltà. Penso vi sia capitato di giudicare una persona al primo impatto (sia in modo positivo che negativo, la classica sensazione "a pelle") e poi ricredervi in un secondo momento, però quanto tempo ci avete messo??? Capite bene come sia importante questo aspetto se state affrontando un colloquio di lavoro o se dovete vendere qualcosa. 

Allora il mio consiglio è: curate il vostro aspetto, capelli, barba (per gli uomini), vestite in modo consono, sorridete (un' arma micidiale), siate sereni, e fatemi sapere…

Signori/e, ragazzi/e ,lettori e lettrici il post è finito andate in pace 😏


mercoledì 24 ottobre 2018

LA FORZA NEL FREDDO di WIM HOF

Wim Hof conosciuto nel panorama internazionale come "Iceman" ma perché questo nome?





Wim non si ammala mai e non deve far ricorso ad alcuna medicina per mantenersi in salute. Per dimostrare l’efficacia del suo metodo, è in grado di immergersi in vasche colme di cubetti di ghiaccio, correre a piedi nudi sulla neve o nuotare in acque gelide, senza la minima conseguenza per il suo corpo.


Wim ha imparato non solo a controllare il proprio corpo in condizioni di freddo estremo, sopportando temperature intorno al punto di congelamento, ma ha anche sviluppato un sistema che permette a chiunque di ottenere strabilianti miglioramenti per la salute, grazie alla combinazione di particolari tecniche di respirazione e di esposizione controllata a temperature di poco inferiori ai valori abituali.
“Ho imparato a controllare il mio corpo, ho aumentato a livelli stratosferici le difese immunitarie, ho smesso di ammalarmi e ho superato ogni limite”. – Wim Hof (The Iceman)
Disciplina e forza di volontà possono sconfiggere le malattie del benessere, dovute a un sistema immunitario indebolito, e sono in grado di condurci ben oltre i limiti che ci siamo autoimposti. Tuttavia, per imparare il metodo Wim Hof e ottenere i primi significativi risultati non è necessario praticare sport estremi o dedicarsi a pericolose avventure. Facili esercizi di respirazione, abbinati a una serie di usi controllati dell’acqua fredda in casa propria, sono i primi passi che permettono di acquisire una salute ottimale e una invidiabile resistenza al freddo. Ma vediamo cosa promette questo metodo:
Rafforzare il sistema immunitario, Sentirsi pieni di energia, Ottenere un sensibile dimagrimento, Risolvere problemi infiammatori, Bilanciare gli ormoni in modo naturale, Aumentare il livello di serotonina, Tornare a dormire come bambini.
Anche se questo metodo è stato confermato dalla facoltà di Medicina dell’Università di Rotterdam mi sembra che sia il sacro graal del benessere… Però prima di sparare a zero su tutto il programma ho deciso di provare e se è vero, come dice S. Agostino, che un’abitudine non contrastata presto diventa una necessità è anche vero che alla base di numerosi nostri successi, siano essi scolastici, lavorativi, amorosi o personali ci sono altrettante abitudini salutari, coltivate spesso senza esserne pienamente consapevoli.



Ma vediamo in cosa consiste questo metodo:
Si ripete ogni giorno nella propria routine mattutina!

Esercizio 1

Al risveglio mattutino da seduti o da distesi si fanno dai 30 ai 40 respiri profondi. Si inspira con forza cercando di usare il diaframma per poi espirare più piano e con calma.
Finiti i 30 respiri, all’ultimo respiro si svuotano i polmoni e si rimane senza respirare per quanto si può. Quando si sente di voler respirare, si fa un respiro profondo e lo si trattiene finché si riesce.
Si ripete per 2 o 3 volte.


Esercizio 2
Stretching, di qualunque tipo bastano anche pochi esercizi in 5/10 minuti.



Esercizio 3
La terza parte è la doccia gelata. Seppur sia una cosa difficile da fare, porta degli altissimi benefici.

Ma cosa succede in realtà? Respirando alla Wim hof, eliminiamo anidride carbonica mentre bombardiamo le nostre cellule di ossigeno. Questo fa si che il Ph corporeo si innalzi passando da un 7.4 a 7.6 o persino 8 in alcuni casi, rendendo il sangue più alcalino. Questo per la differenza dagli altri metodi di respirazione cellulare che non usano l’ossigeno, creando più acidità nel sangue e rendendolo meno efficiente.
La cosa interessante in questo cambiamento di acidità è che i sensori che rilevano l’acidità nel tuo corpo smettono di funzionare correttamente, rendendo il sistema immune al dolore.
Con lo stretching i muscoli saranno più ossigenati e capaci di uno sforzo maggiore.
Ed in fine sotto l’acqua fredda il corpo comincia a bruciare grassi per creare calore corporeo, mentre il sistema cardiovascolare fa circolare il sangue ad un ritmo maggiore per alzare la temperatura corporea, rafforzando vene ed arterie di conseguenza.
Il metabolismo cellulare si velocizza, rendendo ti, dopo un pò di pratica, meno affetto dalla temperatura fredda.

E la doccia fredda posso dirvi che è veramente fredda😓!!! 
Consiglio d'iniziare con 20/30 secondi bagnando prima i piedi poi le gambe ed in fine 5/6 secondi tutto il corpo ripetendo questa frase "CAZZOOO, CAZZO, CAZZO, CAZZO". E chiedetevi "se non riesco neanche a fare una cazzo di doccia gelata come posso affrontare al meglio i problemi di oggi?" 

Vi consiglio di leggere anche il suo libro, troverete tanti spunti utili, interessante è anche il suo modo di alimentarsi ma questo è argomento di un altro post.

Signori/e, ragazzi/e ,lettori e lettrici il post è finito andate in pace 😏

venerdì 12 ottobre 2018

Da cosa dipende il benessere? Ecco i 9 fattori

Il riscontro della bilancia è importante e può essere indicativo di una condizione fisica generale, ma il benessere dipende anche da altri fattori numerici


mercoledì 10 ottobre 2018

Eccesso di vitamina A

Alcune vitamine possono far male non solo se sono troppo poche ma anche se sono in eccesso. Consumare troppa vitamina A, come può accadere a chi eccede con il consumo di integratori alimentari, può ridurre infatti lo spessore osseo, portando a ossa deboli e soggette a fratture. A indicarlo, uno studio pubblicato sul Journal of Endocrinology condotto su topi.
foto benessere 365

La vitamina A, presente in carne, latticini e verdure, è essenziale per numerosi processi biologici tra cui la crescita, la vista e il sistema immunitario. Precedenti studi condotti su topi hanno però dimostrato che il sovradosaggio a breve termine di vitamina A, equivalente a 13-142 volte la dose giornaliera raccomandata nelle persone, determina una diminuzione dello spessore osseo e un aumento del rischio di fratture dopo appena 1-2 settimane.

Questo studio è il primo a esaminare gli effetti di dosi più basse di vitamina A, che sono più equivalenti a quelle consumate da persone che assumono integratori. I ricercatori dell'Accademia Sahlgrenska dell'Università di Göteborg, in Svezia, hanno osservato che i topi trattati con dosi di vitamina A equivalenti a 4,5-13 volte la dose giornaliera nell'uomo, mostravano un assottigliamento della loro ossa dopo soli 8 giorni. Assottigliamento poi progredito nel periodo di studio di dieci settimane. "L'eccessivo consumo di vitamina A - chiarisce Ulf Lerner, alla guida del team di ricerca - può essere un problema crescente poiché molte più persone assumono integratori vitaminici. Nella maggior parte dei casi, una dieta equilibrata è sufficiente per mantenere il fabbisogno nutrizionale di questa sostanza".
ansa